A seguito delle pressioni ricevute dalla Comunità Internazionale, nel 2017 anche l’Italia ha introdotto il reato di tortura. Il Medico Legale deve saper riconoscere e documentare le conseguenze delle torture.Andiamo a vedere il quadro normativo:
Il nuovo art. 613-bis c.p. punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chi “con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa…, se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona”.La pena è aggravata – da 5 a 12 anni di reclusione – se tali fatti “sono commessi da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio”.
Altre aggravanti sono correlate alle conseguenze del reato (esiti permanenti di diversa natura ed entità, o morte), sino all’ergastolo per la morte quale conseguenza voluta della tortura.