A Milano, nel 1962 anni fa, durante un’intervento chirurgico di routine i chirurghi persero un frammento d’ago da sutura nei muscoli del piano perineale di una giovane donna. I medici se ne accorsero, lo annotarono in cartella ma non informarono la paziente e non fecero nulla per rimediare. Da allora visse con dolori continui, a cui nessuno riusciva a dare una causa. Solo nel 2000, grazie a una radiografia dell’addome effettuata per altra causa, la donna venne a sapere della presenza del corpo estraneo. Recuperata non senza fatica la cartella clinica, fu documentato il fatto. All’ età di 78 anni, morti da tempo i chirurghi, cambiato il nome dell’ Ospedale e la sua attuale proprietà, la Cassazione le ha riconosciuto un risarcimento da 200.000 euro.oi
Ago nell’addome nel 1962: risarcimento 56 anni dopo
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